Speciale Olimpiadi: le medaglie asiatiche
Chi ha vinto tra le nazioni Sud Est Asiatiche alle Olimpiadi 2024?
Questa è un’edizione speciale. Sono una bimba delle Olimpiadi, mi piacciono da morire e mi sembrava un’occasione perfetta per cercare qualche bella storia da raccontare qui su Le Tigri Asiatiche.
Anche se non sono più così attiva, ogni tanto mi arrivano ancora dei messaggi incredibili sull’impatto che questa newsletter ha avuto nel tempo. L’altro giorno una persona mi ha scritto che è andata a Singapore spinta proprio da Le Tigri Asiatiche. Al suo ritorno mi ha fatto sapere che è “tornato a leggere la newsletter con nuova consapevolezza. Davvero un bel lavoro di scrittura e riflessione.”
Io sono rimasta a bocca aperta. Tempo fa un’altra persona mi aveva scritto che grazie a questa newsletter aveva avviato un’azienda in Vietnam.
È incredibile come una cosa piccola come raccontare quello che si vive può avere un impatto su qualcun altro!
Già che ci sono, faccio anche un breve recap di quello che è successo a me nell’ultimo anno e poco più che non ci siamo sentiti.
A gennaio 2023 ho lasciato Singapore, dopo 6 anni che ci vivevo. Ci siamo presi qualche mese sabbatico in giro per il Sud Est Asiatico e poi siamo rientrati in Italia. A Roma per la precisione. Senza mezzi termini: è stato un trauma.
Nella mia vita, ho vissuto in 8 città in giro per il mondo, ho ricominciato da zero tantissime volte, eppure, questa volta è stato veramente difficile.
Passare dal centro di una città che funziona benissimo e che facilita in tutto e per tutto la vita ai suoi cittadini alla periferia di una città che funzionicchia maluccio, in un paese sommerso di burocrazia è stato veramente molto più complicato di quello che avevo immaginato.
Però, però, però, mentre cercavo di trovare il mio equilibrio e capire bene come impostare la mia vita e la mia carriera qui in Italia, sono successe tante cose belle.
Ho lanciato The Ideas Lab, una serie di workshop di formazione per donne che vogliono lanciare progetti imprenditoriali. Ho fatto formazione ad aziende ed enti come Enel, EIIS, La Sapienza e DITEDI. Ho collaborato con la John Cabot University e H-Farm Business School. Sono stata la presentatrice di un evento internazionale sulle startup con più di 350 partecipanti (che strizza vedere una platea così!). Ho parlato ad eventi come Italian Tech Week e Young Women Network. E ho validato l’idea di una startup nel mondo M&A insieme ad un co-founder (stay tuned!).
Tante cose. Che mi hanno portata a rielaborare quello che sarà il mio futuro.
The Ideas Lab sarà uno dei format di Explosive Brains, un’azienda di formazione per team internazionali che mira ad erogare workshop interattivi e pratici coinvolgendo imprenditrici e imprenditori come docenti. No bullshit, ma soft-skill che si possono applicare da subito. Sentiamoci se ti piacerebbe creare una formazione su misura per il tuo team! A seconda delle esigenze, sono sia offline che online.
Per la startup nel mondo M&A, darò aggiornmenti a breve su LinkedIn.
Ma ora basta alle ciance e andiamo al sodo!
Pronti, partenza, via!
Il Sud Est Asiatico alle Olimpiadi 2024
Il Sud Est Asiatico ha i suoi giochi olimpici, simili agli Europei, in cui solo i paesi dell’ASEAN possono giocare. Ne avevamo parlato qui, ci sono diverse discipline locali che non hanno un riconoscimento olimpico, soprattutto nelle arti marziali. Ci sta: sono tradizioni locali e non avrebbe senso che tutto il mondo competa alla lotta tradizionale cambogiana.
Alle Olimpiadi, solitamente sono due i paesi su cui si punta tutto per l’orgoglio Sud Est Asiatico: Thailandia e Indonesia. Dall’86 ad oggi, questi paesi hanno ottenuto rispettivamente 41 e 40 medaglie posizionandosi al 57esimo e 59esimo posto.
Non si contano le Olimpiadi prima dell’86 per ragioni abbastanza palesi: alcuni Stati non erano ancora indipendenti e non concorrevano con la propria bandiera e altri erano in guerra.
Il Brunei, la Cambogia, il Laos, il Mynamar e il Timor Leste non hanno MAI ottenuto una medaglia. Sono anche paesi piccoli, quindi non sorprende particolarmente come risultato.
Come si sono posizionati i grandi favoriti in questa Olimpiade?
La Thailandia è stato il paese con più numero di medaglie, anche se le Filippine e l’Indonesia l’hanno superata per numero di medaglie d’oro. Che poi, per la posizione nel medagliere, sono quelle che contano di più.
Vediamo un dettaglio delle medaglie e delle storie dietro a questi successi.
Filippine
2 ori e 2 bronzi per le Filippine. Un successo storico.
A Tokyo avevano vinto la loro prima medaglia d’oro di sempre grazie a Hidilyn Diaz, una sollevatrice di pesi della categoria 55kg.
Quest’anno, invece, entrambi gli ori vanno a Carlos Ediel Yulo, un ginnasta che ha fatto il miglior punteggio sia negli esercizi a corpo libero, sia nel volteggio. Questo reel, che riprende il trend “unfortunately I wasn’t selected for the Olympics”, è stato postato il giorno dopo della sua medaglia. Bellissimo modo per sdrammatizzare gli errori e cavalcare un super trend.
Per i bronzi ci dobbiamo spostare nel pugilato. Entrambe donne, Nesthy Petecio ha vinto il terzo posto nella categoria dei 57kg e Aira Villegas nei 50kg, alla sua prima Olimpiade.
Nesthy Petecio
È una boxer amatoriale che ha iniziato questo sport per difendersi inizialmente. Viene da una famiglia di contadini molto povera, e lei stessa ha ammesso che competere le ha permesso di uscire dalla povertà e di iscriversi all’Università.
Quando era ragazzina, insieme ai suoi fratelli, raccoglieva gli escrementi delle galline per venderli come concime ad altri contadini. Spesso si facevano prestare dei soldi anche solo per mangiare. Neshty ha iniziato a competere perché sapeva che durante i match, sia se perdeva, che se vinceva, c’era cibo per tutti. E a volte, le toccava combattere contro uomini perché non c’erano abbastanza donne che si iscrivevano ai match.
Indonesia
L’Indonesia ha ottenuto 2 ori e 1 bronzo, arrivando sul gradino più alto nelle specialità di arrampicata e pesistica e ottenendo un bel terzo posto nel badmington.
Veddriq Leonardo che ha vinto l’oro in arrampicata era una promessa già conosciuta. Infatti, è famoso per avere avuto il record di velocità nel 2021 e nel 2023. Qua un video della rapidità con cui sale.
Rizki Juniansyah, figlio d’arte che ha iniziato ad allenarsi nel sollevamento pesi all’età di 9 anni, ha vinto l’oro nella categoria 73kg, diventando il più giovane Indonesiano a vincere una medaglia d’oro e il primo a vincerla in questa disciplina. Solo ad Agosto 2023, questo obiettivo poteva svanire, visto che aveva fatto un’operazione all’appendicite e stava per non riuscire a qualificarsi.
Invece, a Parigi, non solo è riuscito ad accaparrarsi il primo posto, ma anche a stabilire un nuovo record mondiale, sollevando 199kg. Centonovantanove kili.
Per il bronzo, abbiamo Gregoria Mariska Tunjung Cahyaningsih che l’ha vinto competendo negli individuali di badmigton. Qui c’è un’intervista stile kawai che mi ha fatto troppa tenerezza.
Thailandia
La maggior parte delle medaglie thailandesi sono state conquistate nella pesistica. Storicamente proprio il paese si è concentrato su 4 sport: pesistica, boxing, taekwondo e badmigton. Solo in queste discipline, la Thailandia, ha infatti vinto medaglie dal ‘52, anno in cui ha partecipato per la prima volta alle Olimpiadi.
Anche quest’anno non ha fatto differenza.
Panipak Wongpattanakit
L’unico oro vinto è proprio nel taekwondo. L’atleta Panipak Wongpattanakit ha vinto due ori consecutivi ed è stata la prima thailandese ad aggiudicarsi tre podi in 3 olimpiadi successive.
Panipak ha iniziato a competere in questo sport per caso. Il padre, appassionato di sport, aveva assegnato ad ognuno dei suoi tre figli dei nomignoli derivanti da diverse discipline. A lei era toccato “Tennis”, ai suoi fratelli Bowling e Baseball.
Un giorno Panipak voleva accompagnare una sua amica ad un torneo di taekwondo che si sarebbe tenuto a Phuket. Era solo una scusa per visitare l’isola e fare un viaggio. Il padre, invece, le diede il permesso ad una condizione: doveva partecipare anche lei nel torneo. Così fece e vinse tutti i match. Già si allenava all’epoca, ma non aveva mai preso lo sport troppo seriamente. Da quel momento in poi, invece, iniziò la sua carriera da professionista. E menomale.
Altre medaglie
Le altre medaglie sono state vinte nella pesistica da Weeraphon Wichuma (argento). Classe 2004 è il più giovane vincitore della storia della categoria 73kg, andando sul podio dopo l’Indonesiano Rizki Juniansyah di cui abbiamo parlato sopra che ha sollevato i 199kg record.
Sempre nella pesistica, troviamo Theerapong Silachai (argento) nella categoria 61kg. Theerapong ha iniziato ad allenarsi per cercare di comprare una casa alla sua famiglia, che per un periodo, in ristrettezze economiche, si è dovuta appoggiare dalla zia per vivere. Chissà se con questa medaglia riuscirà nell’intento.
Altro argento nel badmington per Kunlavut Vitidsarn, che diventa così il primo thailandese a vincere una medaglia olimpica in questa disciplina.
Infine un bronzo per Surodchana Khambao, che ha gareggiato nella categoria 49kg della pesistica, e per Janjaem Suwannapheng che alle semifinali di pugilato ha perso contro l’algerina Imane Khelif e si è aggiudicata il terzo posto.
Malesia
La Malesia ha vinto 2 medaglie di bronzo, entrambe nel badmigton. Aaron Chia e Soh Wooi Yik hanno preso il terzo posto al doppio, mentre Lee Zii Jia all’individuale.
Il paese deve ancora vincere una medaglia d’oro, e seppur quest’anno ci speravano, non sono riusciti nell’intento.
Il ciclista Azisulhasni Awang poteva essere la speranza malese a questo sogno dorato, ma per un errore tecnico è stato squalificato. Azisulhasni voleva davvero avere questo primato.
Orfano di entrambi i genitori, è cresciuto in un villaggio di pescatori nella costa est della Malesia con una famiglia adottiva allargata. Dopo Tokyo, ha dovuto sottoporsi ad un’operazione a cuore aperto per una condizione cardiologica rara ed è riuscito a recuperare in tempo per Parigi. La squalifica per un errore tecnico non ci voleva. L’atleta ha dichiarato che non gareggerà più e che si concentrerà sull’università per laurearsi a Melbourne.
La Malesia ha talmente tanta voglia di vincere questa fantomatica medaglia d’oro che il governo ha promesso 225.000 dollari a chi sarà il primo ad ottenerla. Aziende locali hanno anche aggiunto altri premi, appartamenti, macchine e altri benefit. Il Primo Ministro malese ha dichiarato che investirà ancora di più nello sport.
Chissà se Los Angeles sarà la volta buona!
Singapore
La città stato ottiene la sua unica medaglia a queste olimpiadi l’ultimo giorno grazie a Max Maeder, nel kitefoiling, che arriva terzo e si aggiudica il bronzo.
Giovanissimo, classe 2006, ha iniziato ad allenarsi a 6 anni, ad 11 anni Max aveva già partecipato a delle competizioni pro.
È riuscito a regalare il podio a Singapore il giorno del National Day, molto sentito nel Paese.
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