Le notizie (e le curiosità) della settimana dal Sud Est Asiatico - #8
Proteste in Thailandia, il ruolo dell'Australia nel Sud Est Asiatico e molto altro.
Mentre in Europa la vita estiva è più o meno trascorsa come tutte le estati, qui in Sud Est Asiatico, specialmente a Singapore, siamo ancora tutti bloccati fino a data da destinarsi. E anche se sono sparita per un po’ dalle vostre caselle email, in realtà non ero in vacanza. Mi serviva solo un po’ di tempo per ritrovare le energie, sapendo che un bel viaggio verso una spiaggia tropicale è ancora un lontano miraggio.
Ma bando alle ciance, e iniziamo! Abbiamo un po’ di notizie arretrate di cui parlare!
La Thailandia in piazza
Le proteste in Thailandia sembrano non placarsi. Avevamo parlato qui dei motivi principali: il Paese è ufficialmente una democrazia, ma nella realtà è governato da una giunta militare salita al potere a seguito di un golpe. E a giovani non va bene, soprattutto ora che il loro futuro è a rischio, molto più di prima.
I posti di lavoro sono diminuiti e avere un diploma o una laurea non garantisce un futuro migliore, anzi. Una ricerca dell’UNICEF ha registrato che l’occupazione dei giovani con un’istruzione elementare è di 7 volte più alta rispetto ai ragazzi con un’istruzione più avanzata. Per le donne le prospettive sono anche peggiori.
Ad acerbare la faccenda, il governo sta reagendo nel peggiore dei modi. Recentemente ha incarcerato i leader più attivi del movimento. Ed è anche in causa con Facebook per aver bloccato un gruppo antimonarchico fondato da un attivista in esilio. In Thailandia vige una delle leggi più restrittive per la lesa maestà, che considera criticare la monarchia un crimine punibile con la galera fino a 15 anni. Ma per il momento, i ragazzi continuano a scendere in piazza.
Per un approfondimento in italiano, consiglio questo articolo dell’ISPI.
L’Australia e il Sud Est Asiatico
Quando si parla di influenza geopolitica nella regione, il primo paese che viene in mente è la Cina. Ma non è l’unico. L’Australia ha stretto negli anni molti rapporti economici e diplomatici con gli stati della regione.
Ad esempio, il 14.2% della popolazione australiana è di origine sud est asiatica. E gli investimenti dell’Australia in Asia sono aumentati di quasi 4 volte in soli 10 anni.
Ma non è tutto oro quello che luccica, e l’Australia non ha sempre avuto rapporti idilliaci con le nazioni sud est asiatiche. Quando, nel 1999, il Timor Leste chiese l’indipendenza all’Indonesia, l’Australia fu sospettata di aizzare la guerra civile (questo breve video satirico spiega la vicenda in meno di 3 minuti). Nel 2002, a Bali, una serie di attentati costò la vita a 202 persone, tra cui 88 australiani in vacanza. E due anni fa, a Jakarta, un’autobomba esplose fuori dall’ambasciata australiana. A seguito di questi due attentati, i paesi hanno iniziato a collaborare a livello di intelligence internazionale.
Nel frattempo l’Australia rimane in una situazione di mezzo. È alleata delle potenze occidentali, ma lontana geograficamente da tutte loro. D’altra parte è molto più vicina e collaborativa con la Cina e altri paesi asiatici, ma non ancora parte dell’ASEAN.
Se volete saperne di più, RISE, una rivista italiana sul Sud Est Asiatico, ne parla nel loro ultimo numero.
Il dopo elezioni
Dopo aver spero quasi 5.5 milioni di euro in campagna elettorale, i partiti di Singapore ora si devono mettere all’opera per risolvere i problemi più gravi del paese. Primo tra tutti: garantire posti di lavoro ai cittadini. Durante il lockdown, i licenziamenti sono raddoppiati rispetto al primo trimestre del 2020. E la situazione probabilmente andrà a peggiorare nei prossimi mesi, con le frontiere ancora chiuse e solo qualche viaggio di lavoro permesso con mille restrizioni.
Il malcontento popolare ha messo di nuovo al centro dell’attenzione i lavoratori stranieri, ma questa volta non i migranti con salari bassi, bensì i cosiddetti expat, che fino ad ora per ottenere un visto lavorativo dovevano guadagnare almeno 1.400 euro per le posizioni meno qualificate e almeno 2.400 euro per quelle più qualificate. Dal 1 settembre in poi, gli stipendi minimi aumenteranno rispettivamente a 1.500 euro e a quasi 2.800 euro, rendendo ancora più complessso assumere talenti stranieri.
Il problema è che per rimanere l’hub del Sud Est Asiatico Singapore ha bisogno di lavoratori qualificati da tutta la regione e da tutto il mondo. Rendere ancora più restrittive le già restrittive leggi per assumere stranieri potrebbe essere controproducente e le aziende potrebbero scegliere come sedi operative altre grandi città dell’area.
In breve
L’e-commerce in Sud Est Asiatico era già uno dei settori in più forte crescita, che il virus ha accelerato ancora di più. E anche se in alcuni paesi la fetta di persone senza conto corrente è ancora alta, gli e-commerce locali si sono adattati a modalità di pagamento mobile, via operatori telefonici, o più semplicemente facendo pagare in contanti alla consegna.
La microfinanza in Cambogia sta prendendo sempre più piede. Nel 2019, 2.6 milioni di persone (più del 15% della popolazione totale) hanno ottenuto microprestiti, per un totale di 10 miliardi di dollari. Il Paese è decimo al mondo nel settore ed è un modo per aiutare i più poveri a lanciare piccole aziende.
Le prigioni in asia si stanno riempiendo di donne che spacciano droga. Un interessante reportage della CNN ci fa percorrere le tratte del narcotraffico della regione e ci spiega come vanno le cose. Ad esempio, le donne vengono impiegate nei ranghi più bassi, dove vengono arrestate più persone.
Curiosità
L’ananas era il vero caviale del 1700. Riprodotto nei quadri e bramato dai più ricchi, ecco la storia di questo frutto esotico proveniente dall’Asia e simbolo di regalità.
La stagione dei durian, un frutto spinoso e incredibilmente puzzolente, è quasi finita. Eppure, nonostante il lockdown, le persone hanno fatto in modo di mangiarlo lo stesso. Non importa cosa stia succedendo nel mondo, l’amore per il re dei frutti sarà sempre e comunque una priorità per i Malesi.
Se pensate che il vostro anello di fidanzamento abbia solo un piccolo diamante, non avete ancora visto Sewelo, il secondo diamante più grande al mondo. Delle dimensioni di una palla da tennis, e un valore stimato dai 6 ai 19.5 milioni di dollari, è stato portato da Luis Vuitton in esposizione a Singapore.
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