Notizie (e curiosità) dal Sud Est Asiatico #22
L'inquinamento dell'aria, i partiti bloccati del Myanmar, la storia di Igino Brian e molto altro
Sono in Italia. E in questo periodo sto decidendo dove e come vivere il prossimo capitolo della mia vita. Ma se siete a Roma, Milano o Udine, vediamoci! :)
In questa edizione parleremo di tante cose: dell’inquinamento dell’aria di Milano in confronto a quello delle grandi città del Sud Est Asiatico, della politica in Myanmar e infine una bella storia di un italiano che ha lasciato tutto per insegnare a fare i gioielli con l’ottone delle mine anti uomo in Cambogia.
Nel frattempo, vi lascio anche un piccolo sondaggio per capire meglio i temi più interessanti da trattare.
Grazie, come sempre, di leggermi!
Alessia
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Inquinamento dell’aria: Milano vs Hanoi
Nelle ultime settimane giravano sui social le classifiche delle città più inquinate del Mondo e Milano era sul podio. Al chè qualche dubbio mi è venuto. Avendo vissuto a Jakarta per 8 mesi, e visitato diverse città asiatiche come Hanoi, Bangkok, e Ho Chi Minh, mi sembrava impossibile che Milano fosse in quella posizione.
Nella newsletter Il Colore Verde, Nicolas Lozito lo spiega bene.
La fonte non è affidabile. Non sappiamo la finestra temporale a cui si riferiscono i dati. I dati presi sono parziali, e non tengono conto di altri parametri che solitamente vengono utilizzati per misurare la qualità dell’aria.
Se prendiamo i dati della stessa fonte IQAir su base annuale, nel 2022, le città più inquinate del Sud Est Asiatico misurano numeri tra i 35.4 e 49.6 μg/m3 (valori che vanno dalle 7 alle 10 volte quelli raccomandati dal WHO). E Jakarta, non scende mai al di sotto dei 27.2 in tutto l’anno. Milano, invece non rientra neanche nelle 15 più inquinate d’Europa.
Non è una gara a chi sta peggio, e il problema dell’inquinamento è da risolvere a Milano, come in altre città. Ma per avere Milano sul podio, prima delle città asiatiche, ce ne vuole ancora.
No, tu no!
La giunta militare che detiene il potere in Myanmar da ormai febbraio 2021 ha estromesso 40 partiti dalle prossime elezioni con la scusa che non si erano iscritti entro la scadenza.
Non è una sorpresa che un governo insediatosi con un golpe guidi le elezioni con trucchetti del genere. Eppure, la cosa che rende il tutto ancora più problematico è che tra i 40 partiti estromessi c’è pure quello di Aung San Suu Kyi, nobel per la pace, criticata per i genocidi nelle regioni del nord e vincitrice delle ultime elezioni nel 2020. Il partito inoltre era già stato ostacolato precedentemente: la sua leader, San Suu Kyi, è attualmente in prigione, insieme a numerosi altri esponenti e molti altri sono scappati.
Il Myanmar ha riaperto ai turisti, ma la situazione è estremamente instabile ed è in atto una guerra civile. Gli Stati Uniti, il Giappone e l’Inghilterra hanno apertamente criticato la giunta militare e le prossime elezioni. In risposta, l’attuale leader della giunta militare ha chiesto alle potenze straniere di sostenere il suo progetto di ritorno alla democrazia, invece di supportare quelli che lui chiama terroristi, ovvero l’opposizione al regime.
Amnesty International ha documentato diverse violazioni dei diritti umani. Si calcola che migliaia sono ritenuti morti, 1.5 milioni rilocati, e 13 mila imprigionati in condizioni disumane.
Appofondimenti:
Il golpe spiegato (articolo in italiano)
In breve
Donne e tradizioni. Un bel reportage sulle donne che vendono “jamu”, delle bevande tradizionali indonesiane che vengono considerate quasi delle medicine per prendersi cura di se stessi. Le foto sono pazzesche.
Cibo. Nonostante Singapore sia la città più costosa al mondo, il cibo è particolarmente economico, specialmente quando si tratta di cibo locale. In alcune zone, si può comprare un pasto completo, incluso una bevanda, a circa 3.50€. Qui le zone dove mangiare con poco e che cosa aspettarsi.
Intelligenza artificiale. Il Google vietnamita, Coc Coc, sta sviluppando un AI per migliorare i sistemi di ricerca. Un’azienda di gaming cinese ha usato un bot come CEO e l’azienda è andata molto meglio delle aziende quotate ad Hong Kong. Alodokter, startup indonesiana, ha lanciato un’assistente virtuale per aiutare i dottori a diagnosticare i pazienti.
Italiani in SEA
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Igino Brian: Ida Onlus, Phnom Pehn
Igino Brian, originario di Vicenza e fondatore di Ida Onlus, è a Phnom Pehn in Cambogia dal 2004. Da allora, ha insegnato a più di 200 studenti locali a fare gioielli lavorando l’ottone delle mine anti uomo.
“In Cambogia, ci sono ancora dai 4 ai 6 milioni di mine anti uomo seminate in giro, e a volte ancora scoppiano. Mi piaceva l’idea di ridare speranza con un materiale che continua a portare distruzione nel paese”.
Quando è stata la prima volta che sei andato in Cambogia?
Ci sono stato nel 1996, quando c’era ancora la guerra. Io e mia moglie avevamo partecipato ad una missione dei Salesiani nel paese. Non siamo rimasti tanto, ma abbiamo adottato un bambino cambogiano e dopo essere tornati in Italia abbiamo iniziato a progettare il nostro ritorno nel Paese. Io sono un orafo e il collegamento è stato immediato: volevo dare ai ragazzi cresciuti in situazioni di povertà una possibilità di futuro, insegnando loro quello che so fare io.
Come funziona il programma?
Insegnamo tutto quello che c’è da sapere su come lavorare i metalli per produrre gioielli. Gli studenti continuano finché si sentono sicuri delle loro competenze. Venendo da famiglie in estrema povertà o di violenza domestica, abbiamo anche costruito una casa famiglia, dove gli studenti possono rimanere a dormire e continuare così gli studi in tranquillità. Il progetto si sostiene tramite donazioni e la vendita dei gioielli, che si possono trovare anche in alcuni negozi equo-solidali in Italia.
Progetti per il futuro?
Non ho mai fatto tanti progetti. Ma vorrei che la scuola continuasse anche dopo di me. Alcuni dei vecchi studenti mi stanno aiutando a gestire i corsi di formazione e la casa famiglia. Per il resto, si vedrà! Ho incontrato tante persone che mi hanno aiutato e confido che succederà di nuovo quando lanceremo nuovi progetti!
Altre notizie degli italiani in Sud Est Asiatico
Grazia, il magazine di moda italiano, ha lanciato a Singapore e in Malesia.
La Camera di Commercio di Singapore ha ospitato 6 aziende da Udine e ha organizzato più di 40 meeting per esplorare partnership internazionali. Le aziende presenti erano: Chairs & More e Billiani, entrambe settore mobili, Cleofe Finati, abiti sartoriali, Talis Wine e Vini Grillo, settore enologico, e Labiotest, che opera nel settore chimico.
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