Le notizie (e le curiosità) della settimana dal Sud Est Asiatico - #7
Scandalo politico in Malesia, l'islam festeggia online, le ragazze del Muay Thai e molto altro.
Colpevole!
L’ex primo ministro malese Najib è stato dichiarato colpevole per riciclaggio di denaro e abuso di potere ed è stato condannato a 12 anni di carcere e una multa di 49 milioni di dollari. Goldman Sachs, coinvolta nello scandalo, ha dovuto ripagare la Malesia di 3.9 miliardi di dollari. Per farla breve, Najib ha abusato il suo ruolo da primo ministro per trasferire soldi pubblici sui suoi conti privati; si parla di più di 1 miliardo di dollari.
È stato un processo lungo, iniziato nel 2015 quando Muhyiddin, l’allora vice ministro sotto Najib, l’aveva denunciato pubblicamente ed era stato di conseguenza espulso dal partito.
Nelle elezioni del 2018, Muhyiddin e Mahathir, un altro primo ministro che ha governato la Malesia per 22 anni dall’1981 al 2003, si sono alleati per candidarsi insieme contro il partito di cui entrambi facevano parte, al potere per 61 anni consecutivi. Hanno vinto e Mahathir è diventato di nuovo primo ministro all’età di 93 anni, il più vecchio capo di stato al mondo. A marzo 2020, ha dato le dimissioni, da allora, il primo ministro è Muhyiddin.
Qui il documentario di AlJazeera sulla vicenda.
L’islam festeggia online
Ieri, 31 luglio, era Hari Raya Haji, una delle due feste musulmane più importanti, che solitamente mette fine alla stagione del pellegrinaggio a La Mecca. Si festeggia il giorno in Abramo era pronto a sacrificare suo figlio per Dio. Il 60% dei pellegrini che arrivano ogni anno nella città sacra islamica proviene dall’Asia, e di questi, più del 25% dall’Indonesia.
L’Indonesia è lo stato islamico più grande al mondo e Hari Raya Haji è un giorno di grande festa. Si uccidono capretti e agnelli da distribuire ai poveri e per festeggiare con la famiglia. Ma quest’anno è differente. Molte cerimonie avverranno online e anche i pagamenti per comprare il capretto o l’agnello da sacrificare saranno per lo più tramite app e siti web. La maggior parte delle moschee rimarranno chiuse, e quelle aperte devono rispettare distanze di sicurezza, norme igieniche e non provvederanno i tappetini per la preghiera, che devono essere portati dai fedeli.
In Malesia, si portrà tornare nella propria città di origine, ma si potrà festeggiare con un massimo di 20 persone. A Singapore, invece, alcune moschee hanno riaperto per l’occasione, ma ci si deve registrare su un’app per riservare il proprio posto per la preghiera.
In breve
Il Muay Thai è una via di uscita dalla povertà per molti giovani thailandesi. Le ragazze, oltre a combattere sul ring, devono combattere anche con stereotipi di genere e con premi che sono di molto inferiori rispetto ai tornei tra uomini. E chi dice che è perché gli uomini sono più forti ha ragione, ma la tecnica delle donne è di molto superiore. Un bellissimo reportage di South China Morning Post con le foto dei combattimenti.
Marcos vs Duterte. Ne parleremo più approfonditamente in una delle prossime newsletter, ma nel frattempo ecco un anticipo. Ho guardato il documentario The Kingmaker, sulla moglie dell’ex dittatore filippino Marcos. Molto ben fatto. Qui un dato al volo: durante gli anni del regime di Marcos sono state uccise 3.257 persone in circa 10 anni (anni 70-80). Nei 4 anni del regime di Duterte, l’attuale presidente filippino, sono state uccise dalle 5.100 alle 20.000 persone (a seconda delle fonti) a causa della guerra alla droga.
Il Vietnam, dopo quasi tre mesi senza contagi nella comunità e con solo 2 morti da coronavirus dall’inizio della pandemia, ha recentemente avuto un aumento di casi (solo ieri ne sono registrati 82, su un totale di 558 da gennaio) e non si capisce da dove sia partita questa nuova ondata.
Curiosità
Se volete viaggiare con gli occhi, vi consiglio di seguire Mindy Tan su instagram. È una fotografa singaporiana che copre non solo la Città del Leone, ma anche i paesi circostanti.
I camionisti del Myanmar rischiano la vita su delle strade pericolossime di montagna. Qui un video su come vivono e cosa mangiano “on the road”.
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