Le notizie (e le curiosità) della settimana dal Sud Est Asiatico - #9
L'antica Roma e il cibo asiatico, le mogli del re thailandese, i vulcani in Indonesia e molto altro.
Siamo alla 9a edizione de Le Tigri Asiatiche.
Vi faccio compagnia da quasi due mesi e vorrei capire di più su come gestire le prossime newsletter. Ho creato questo sondaggio veloce (meno di 3 minuti) per capire come impostare le uscite successive. Vi sarei estremamente grata se poteste rispondermi e aiutarmi a migliorare questo piccolo progetto nato in lockdown.
Come sapete, lo faccio per passione e perché mi state dando tantissime soddisfazioni con i vostri commenti (continuate a scrivermi!).
Spero di continuare su questa strada!
Alessia
Si mangia!
Un paio di giorni fa abbiamo visto un bell’episodio di Chef’s Table su Netflix su un ristorante indiano a Bangkok. La cosa che mi ha colpito di più è stata quando Gaggan, il protagonista, ha detto che il curry non è un piatto indiano tradizionale, ma un lascito coloniale inglese. In Sud Est Asiatico, e in buona parte dell’Asia e del Mondo, è quasi impossibile trovare piatti che non abbiano l’influenza di altre cucine. È insito nella posizione geografica di molti di questi posti, e conseguenza diretta degli scambi commerciali che avvengono fin dai tempi della via della seta degli antichi romani.
Ad esempio, la fish sauce, una salsa che si usa in quasi tutta la cucina sud est asiatica e ottenuta dalla fermentanzione del pesce, potrebbe avere connessioni con una salsa simile inventata nell’antica Roma. Mentre in Italia la cosa più simile che si possa trovare ai giorni nostri è la colatura di alici, in questa parte del mondo la fish sauce è ingrediente fondamentale dei più deliziosi piatti tipici.
Se si pensa al curry, invece, bisogna andare indietro ai tempi di Colombo che portò dalle Americhe il peperoncino. Anche questo è diventato da secoli parte integrante della cucina locale.
Quindi quali sono i piatti tradizionali? Difficile dirlo. In una regione dove culture diverse si sono spesso incrociate e hanno convissuto insieme, il cibo locale diventa un libro di storia, più che un semplice boccone da mandare giù.
La dura vita delle mogli del re
Sappiamo che in Thailandia l’argomento del momento sono le proteste, ma oggi vorrei parlare dell’altra parte della medaglia: la vita della famiglia reale.
Re Rama X è il più ricco monarca del pianeta, con un patrimonio stimato di 30 miliardi di dollari. Con questa fortuna e un titolo reale a disposizione, l’attuale re ha sempre attirato a sè molte donne. Quattro sono stati i matrimoni e 7 i figli. Ma la storia più interessante riguarda l’attuale moglie e regina e una concubina, Sineenat.
Poco dopo l’incoronazione del re, Sineenat è stata investita del ruolo ufficiale di “Nobile Consorte Reale”, il titolo che si dà alle concubine e che non veniva dato da più di 100 anni. L’annuncio è stato fatto in pompa magna, con foto della donna che la rappresentano mentre si lancia con un paracadute o mentre pilota il suo aereo in qualità di generale delle guardie del re. Ma la luna di miele non è durata tanto, e dopo qualche mese, il titolo è stato ritirato perché si pensava che Sineenat potesse avere ambizioni di diventare la regina e prendere il posto dell’attuale moglie del re. Qualche giorno fa, il 2 settembre, la concubina è stata di nuovo ufficialmente investita del titolo e delle sue mansioni, cancellando qualunque screzio precedente.
In breve
Il cancelletto dell’entrata al terzo cratere di un vulcano vicino Bandung, in Indonesia, distrutto dall’eruzione di luglio 2019. Quando sono andata io, era chiuso ai turisti, ma una guarda forestare locale mi ha accompagnata ed è stata un’esperienza surreale.
L’Indonesia ha 127 vulcani attivi. Per i turisti, sono bellissimi posti da visitare durante la propria vacanza. Ma per i gli abitanti locali rappresentano un pericolo e un lavoro allo stesso tempo. Prima che chiudessero tutte le frontiere, ho avuto la fortuna di visitarne un bel po’, tra cui uno che aveva eruttato qualche mese prima vicino Bandung. Era un meraviglioso disastro per me. Sembrava di camminare sulla luna, tra polvere e sassi che avevano distrutto alberi e piccole capanne. Un silenzio incredibile. Per me, come turista è stata un’esperienza surreale. Ma per chi ci deve vivere in queste zone, e sono circa 5 milioni di persone, è un enorme rischio. Qui un reportage fotografico della vita vicino ai vulcani. Qui un breve documentario dei minatori di zolfo, che si calano dentro al cratere per prendere pezzettini di questa pietra giallognola.
Gli alberi distrutti dall’eruzione del vulcano a Bandung.
In Cambogia, più di 250 fabbriche tessili hanno sospeso tutte le operazioni. Sono aziende che lavorano per la maggior parte con brand europei e occidentali. Ora più di 130.000 lavoratori sono a casa, e la vita delle persone che dipendono da questi guadagni è su un filo. Il governo cambogiano sta cercando di sostenere gli operai come può per ora, ma le fabbriche sono chiuse da maggio e non si sa per quanto ancora i battenti saranno serrati.
Curiosità
A Jakarta, per far rispettare le regole imposte per far fronte all’emergenza del coronavirus, vengono organizzate delle finte processioni funebri. Così la gente si ricorda quali sono le conseguenze del virus.
Un imprenditore malese ha visto un film di fantascienza e ha deciso che gli orti verticali erano il futuro, o almeno il suo futuro. E per ora sta andando a gonfie vele.
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