Le notizie (e le curiosità) dal Sud Est Asiatico #11
Pena di morte nella regione, tatuaggi magici thailandesi e molto altro.
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A presto e buona lettura,
Alessia
PS: per i nuovi arrivati, benvenuti!
Pena di morte
Nelle scorse due settimane, dovevano essere impiccati due trafficanti di droga a Singapore. Per la prima volta nella storia del paese, l’esecuzione è stata rimandata. Una petizione per graziare uno dei due condannati ha anche ricevuto più di 30.000 firme e gli attivisti sperano di riuscire a salvare la vita di queste persone.
A Singapore, come nella maggior parte dei paesi del Sud Est Asiatico, la pena di morte è ancora in vigore per crimini gravi come omicidio e traffico di droga. E non sembra che verrà abolita a breve. Stessa cosa vale per la Malesia, dove 1.300 detenuti aspettano di essere giustiziati. Il 73% di questi sono stati condannati per traffico di droghe e il 44% del totale sono stranieri. Nel 2018, il presidente malese aveva annunciato che avrebbe abolito la pena di morte, ma poi ha ritrattato e non se n’è fatto niente. Sia a Singapore, che a in Malesia, l’esecuzione avviene tramite impiccaggione.
In Indonesia e in Vietnam, sebbene la pena di morte sia in vigore, non si hanno statistiche a riguardo. In entrambi i paesi, ogni esecuzione è considerata segreto di stato e non ne viene data notizia pubblicamente. Mentre in Indonesia la pena capitale consiste di una sparatoria, in Vietnam avviene per iniezione letale.
Le Filippine, invece, sono uno degli unici due paesi del Sud Est Asiatico, insieme alla Cambogia, che hanno abolito la pena di morte. Nonostante ciò, l’attuale presidente Duterte ha intrapreso una sanguinossima battaglia contro la droga che ha ucciso, senza neanche un processo, dalle 5.000 alle 12.000 persone.
Amnesty International, Human Rights Watch e altri gruppi di attivisti locali stanno facendo pressioni da anni per far abolire questa pratica, ma, per ora, non sembrano aver ottenuto molti risultati.
In breve
Abbiamo appena parlato della pena di morte, ma come vivono i detenuti nelle prigioni di Singapore? Un attivista singaporiano è stato recentemente incarcerato per non aver richiesto l’autorizzazione al governo per un dibattito politico che ha coinvolto anche Joshua Wong, uno dei leader delle proteste di Hong Kong. Data l’occasione, ha deciso di pubblicare tutte le informazioni sulle condizioni di vita dei detenuti su questo sito. Spoiler: si dorme sul pavimento e non si possono avere libri più alti di un 2.50 cm.
Negazionisti del Covid? Meglio non andare in Indonesia. Qui chiunque venga trovato senza mascherina è costretto a scavare le buche per i morti di Covid ed è obbligato a sdraiarsi per 100 secondi in una bara aperta.
In Thailandia, il tatuaggio è una pratica magica. E ha tutto un rito particolare: ci si può tatuare in determinati periodi della propria vita e solo in alcune parti del proprio corpo. In tempi passati venivano usati dai guerrieri come armatura di protezione durante le battaglie. Qui un bel video sul maestro di questo tipo di tatuaggi. E qui un estratto del libro su questo tema scritto da Fabio Polese, un giornalista e fotoreporter italiano che abita in Thailandia.
I confini della regione non verranno riaperti a breve. Nel mentre però possiamo viaggiare in uno dei posti più belli della Cambogia con questo video del National Geographic. Angkor Wat, la valle dei templi costruita nel XII secolo, è sopravvissuta a guerre, re, occupazioni e dittatori, regalandoci uno spettacolo che si può visitare ancora oggi (coronavirus permettendo).
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